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Gusti di Stagione

Un viaggio in Sicilia: alle origini della granita e del sorbetto

In estate, la Sicilia si trasforma. Il tempo rallenta, il sole scalda la pietra antica delle città, e il profumo di limoni e gelsomini riempie l’aria. Ma ...

... nulla rappresenta l’estate siciliana come una granita servita al cucchiaio.

La granita — fresca, cristallina, dissetante — ha radici antiche. Nasce durante la dominazione araba (IX–XI secolo), quando il ghiaccio veniva trasportato dall’Etna e conservato nelle “neviere”. Gli Arabi introdussero l’uso del ghiaccio mescolato a zucchero e sciroppi di frutta: un'arte che ha dato vita alla granita come la conosciamo oggi.

Con il tempo, i siciliani hanno perfezionato la ricetta, rendendo la consistenza più fine e sperimentando gusti tipici come limone, mandorla, gelsi o caffè. Ogni variante racconta un pezzo di territorio e di tradizione.

Poi c’è il sorbetto, spesso confuso con la granita, ma diverso: più cremoso, più vellutato. Il nome viene dall’arabo “sharbat” e, grazie ai maestri gelatieri siciliani, ha conquistato tutta l’Europa.


Oggi, assaporare una granita o un sorbetto è più che una pausa rinfrescante: è un gesto che racchiude storia, cultura e l’essenza dell’estate mediterranea.

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